Alcune parole di commiato da Alfredino Bianchi, amici dalle scuole elementari

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Alfredo BianchiUcciso dall’infarto, finito in una profonda forra a cavallo d’un motociclo a quattro ruote, Alfredino cercava la vita non certo la morte, e, pur avendo sul collo la spada di Damocle di precedenti ischemie cardiache, non si era fatto intimorire. Amava la vita e condivideva con altri molte passioni, com’è successo anche nell’ultima tragica avventura col vecchio compagno di scuola Patrizio Sorchi, rimasto gravemente ferito nell’incidente di sabato passato. La moto a quattro ruote, i paesaggi del senese da traversare e fotografare nella loro naturale incantevole bellezza, niente di meglio per una giornata rilassante all’aria aperta. Quando ti dimettono dalla Unità Coronarica non ti fanno tante raccomandazioni sul futuro regime di vita da cardiopatico, né ti colpevolizzano con inutili ramanzine sulle cattive abitudini (fumo, alimentazione sbagliata, vita stressante,…) forse perché non ne hanno il tempo per le tante urgenze quotidiane da seguire, o forse perché ritengono che svolto il loro compito, al di là dei più saggi consigli, conta al “paziente” avere fortuna. Tanto culo!… Dopo un infarto la pompa cardiaca ha le sue belle cicatrici, nonostante le più sofisticate aggiustature mediche. Ed il “paziente” rimane solo a ragionare sul dilemma: vivere da “invalido”, o seguitare come prima con qualche accortezza in più?
Compagni di scuola da ragazzini, con Alfredo avevamo estrema confidenza pur frequentandoci saltuariamente, ma alla nostra età era inevitabile incontrarsi, essendo lui farmacista ed io discreto consumatore di medicine. Sui comuni trascorsi sanitari lo scambio di opinioni era sui farmaci e basta, mentre prevalevano le confidenze classiche tra maschi giunti a una certa età, ma ancora curiosi e vogliosi di vivere.
Ricostruimmo insieme, per scritto, un breve profilo del simpatico babbo Edo, farmacista pure lui, con la passione del gioco condivisa coi coetanei, come fossero ragazzi, inventandosi pure cineasti e attori di strampalate avventure, per inscenare scazzottate, scherzi, … e chi più ne ha più ne metta. Alfredino è stato allievo del babbo in molti tratti: negli interessi, nel carattere, nella simpatia spontanea,…. Come nella passione fotografica. Basta vedere sul suo profilo Facebook gli infiniti racconti di scampagnate all’aria aperta o zingarate con scanzonati come lui.
Disponibile verso il prossimo, lascia un vuoto affettivo enorme per le tante relazioni che aveva intessuto con chiunque l’avesse cercato. Catalizzatore di simpatie umane, aveva promosso una movida estiva sulla falsariga del vecchio Far West Camuciese in cui imperversavano la sera in piazza o al bar, suo padre Edo, il Pittiri, il Ghioghiolo,.., simpatiche maschere viventi, che la “regia” di Alfredino aveva sostituito con miti odierni, come il Bambara e i suoi sodali. Senza dimenticare il suo impegno nell’avere radunato più d’una volta i vecchi compagni delle elementari, con i quali è sicuro rimane la più tenace delle amicizie, pur senza tanto frequentarsi.
www.ferrucciofabilli.it

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  1. Maria licia svetti

    Rimanere senza fiato, senza parole, quando apprendi questa tragedia. Il caro amico, il fratello, il padre! Ma cosa è questa vita, quali fili la tesoro, per poi portarti altrove? Troppi dubbi rovinano il resistere dopo grandi perdite. Ed ora, Alfredo nostro, chi avrà forza per tornare in quella farmacia! C, eri tu che accoglievi, spesso con la tua risata e, se eri in vena, sembravi un fiume in piena. La tua terra, questi posti tu li hai amati e ti sei dato da fare, per rendergli un po’ di vita. Non conoscevo la tua vita di tutti i giorni, ma anche per ciò che pubblicavi o condividevo in fb, si percepivano i tuoi interessi e la tua voglia di vivere. Io ti ricordo in cento e più immagini, ma mi strugge una in particolare :tu, che, verso sera, accompagnavi tua madre anziana, in chiesa. Tu la sostenevo, a braccetto. Era bello vedere il tuo affetto per lei. Ecco, ora, ti voglio pensare a braccetto con lei, che tanto hai amato. Anche tu mi mancherai… ed altro non posso aggiungere. Amen