SE 60 MILIARDI [di euro] DI CORRUZIONE SEMBRANO TROPPI…

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Nell’ ultimo numero dell’Etruria Giuseppe Calosci mi/si domanda da dove avessi tratto quell’ impressionante dato di 60 miliardi: il costo annuo della corruzione in Italia. Alcune testate giornalistiche, come il Fatto Quotidiano, sono riuscite a ricostruirne la storia dalle origini che risalirebbe a una ricerca della World Bank (Banca Mondiale) del 2004, dove si sosteneva che ogni anno il costo mondiale delle tangenti sarebbe stato di 1000 miliardi dollari – il 3% del PIL Mondiale – avvertendo che la cifra non rappresenterebbe da sola i costi complessivi della corruzione e la situazione varierebbe significativamente da paese a paese. Partendo da quella cifra complessiva e da quella percentuale, applicate al PIL italiano dava i 60 miliardi di cui parliamo. A quella stima sono seguite altre conferme autorevoli: dalla Commissione Europea e dal Consiglio di Stato nel 2013. La clamorosa cifra è stata pure contraddetta come eccessiva da Carlo Giovanardi, mentre è stata ritenuta attendibile da Libera e Gruppo Abele e persino da Corrado Passera ex ministro dello Sviluppo Economico. Se non che sono intervenuti anche studiosi come il prof. Picci – che da anni si occupa di metodi per il calcolo della corruzione – per il quale quella cifra rappresenterebbe la punta dell’iceberg, “visto che non terrebbe conto di tutte le distorsioni che la corruzione produce”.

Ma quali sarebbero le più recenti valutazioni in proposito? Secondo il prof. Alberto Vannucci – docente di Scienza politica a Pisa, tra i massimi esperti in Italia sulla materia – sarebbe una stima sballata, ma al ribasso. Perché, ad esempio, prendendo per buoni i calcoli della Corte dei Conti, secondo cui la corruzione genera il 40% di spesa in più nei contratti per opere, forniture e sevizi pubblici allo Stato, risulta che il costo della corruzione raggiunga la cifra superiore di 100 miliardi di euro l’anno!

L’ultima conferma, che questo dato sarebbe acquisito oramai pacificamente, è venuta ieri sera durante un’inchiesta giornalistica in TV a Presadiretta.

www.ferrucciofabilli.it

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