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Verusca Castellani, candidata a sindaco di Cortona per Uniti a Sinistra

Svolgo con piacere il compito assegnatomi – dalla lista Uniti a sinistra – di presentare al pubblico la proposta di candidare a sindaco di Cortona Verusca Castellani. Avvocato civilista, Risk manager, formatrice per la gestione del rischio in sanità presso la Luiss Business School. Ai qualificati titoli professionali e accademici, aggiungiamo la passione civica di Verusca Castellani, da sempre impegnata nell’area culturale di sinistra, non senza aver palesato il suo dissenso, anche astenendosi dal voto alle più recenti proposte amministrative offerte dai partiti per il Comune di Cortona. Insomma, Verusca – come la maggior parte dei sostenitori della lista civica – è stata insoddisfatta delle persone e dei programmi amministrativi che si sono avvicendati negli ultimi venti anni a Cortona. La progressiva massiccia astensione dal voto, purtroppo non solo fenomeno locale, di cui la lista Uniti a sinistra ha voluto capirne le cause, essendo noi stessi partecipi dello scontento, per tentare di dare risposte costruttive ai bisogni d’una comunità in cammino che merita il meglio. Dopo fallimentari esperienze di sindaci dalla vista corta sulle scelte di governo, sprecando le magre risorse finanziarie comunali in operazioni non all’altezza dei bisogni, arroganti, vendicativi verso chi l’avesse pensato diversamente, divisivi pure all’interno dei loro stessi alleati. Sindaci che a Cortona hanno cancellato il concetto di partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica. In pratica, negli ultimi venti anni, i sindaci, pur qualificandosi chi di centro sinistra chi di centro destra, hanno dimostrato due facce della stessa medaglia. Sindaci-podestà, inaccessibili al pubblico, per non dire scostanti, che hanno preso decisioni autoreferenziali senza confrontarsi neppure con le proprie maggioranze. Intanto che la realtà dei fatti richiedeva interventi del Comune in funzione dei bisogni presenti e futuri, invece, costoro, si sono prodigati ad approfondire divisioni clientelari del potere mettendo persone e frazioni del Comune in conflitto tra loro, mancando loro una visione unitaria organica e democratica dei problemi. Visione costruttiva che avrebbe dovuto dare risposte a questioni di enorme rilievo lasciate irrisolte nelle loro crisi permanenti e progressive. Basteranno pochi esempi per far capire la gravità di tale insipienza amministrativa. Come i gravi problemi della sanità pubblica, in netto declino nel dare risposte esaurienti a una popolazione che, oltretutto, è invecchiata. Come lo stato di abbandono in cui versa il vecchio Ospedale di Cortona, destinato in un primo momento a soddisfare esigenze strutturali delle scuole superiori, poi declassato a oggetto per finanziare la Provincia, avendolo messo in vendita al privato, anche in maniera sgangherata senza successo, con l’unico effetto di un non lontano collasso strutturale del vecchio Ospedale. A cui si deve rispetto, come eredi di una civiltà secolare di un bene destinato dal popolo a funzioni pubbliche, che oggi potrebbe dare infinite risposte. Per la sua centralità cittadina, per le enormi dimensioni e per l’insufficienza di strutture adatte a nuovi modelli di formazione: scolastica universitaria o professionale; o per sovvenire a mancanza di spazi culturali dando respiro a servizi che oggi languono nelle ristrettezze di spazi come la biblioteca e l’archivio comunale. E, sempre a proposito di trascuratezza nel gestire il patrimonio pubblico, è inaccettabile lo stato d’abbandono dell’Ostello della gioventù. Perfettamente funzionante. Che è stato il prezioso primo accesso turistico a Cortona della gioventù proveniente da tutto il mondo… E la lista del malgoverno potrebbe continuare. Ma ora siamo nella fase della costruzione di un nuovo futuro, nelle idee e nelle persone da mettere in campo. Per attuare nuovi metodi e contenuti di governo della Città e del Territorio. Il Comune deve, innanzi tutto, favorire la partecipazione della popolazione alle decisioni in un permanente dialogo su questioni ambientali, sanitarie, culturali e di sviluppo economico e tecnologico. In netta discontinuità col passato verticistico autoritario e divisivo, mediando tra interessi delle persone singole o iscritte ad associazioni sociali economiche e sportive. Questo nuovo metodo di governo comunale è quanto propone la lista Uniti a sinistra, dove per primi gli stessi promotori hanno scelto di fare cartello non dietro simboli di partito ma adottando il simbolo del passero Codarossa spazza cenere. Evidente l’allusione al proposito di togliere dalla società cortonese, in modo pacifico democratico e dialettico, ogni deleterio residuo clientelare e di arroganza del potere. Proponendo a sindaco una figura nuova, una donna esperta e appassionata, un primus inter pares, non un nuovo podestà (come lo sarebbero i vecchi sindaci già scesi in lizza da candidati, figure deleterie del passato) mentre Verusca appartiene alla società civile e non alla casta politica che ha fatto il suo tempo e danni a sufficienza.  Ecco qui riassunti in pochi concetti essenziali i criteri usati nella scelta della candidata a Sindaco di Verusca Castellani. La quale ha aderito con entusiasmo passione e competenza a tale gravoso compito di riportare alle urne e al governo democratico del Comune un popolo amareggiato che ha perso fiducia in chi l’ha rappresentato negli ultimi venti anni. A nome di una nuova sinistra (nei simboli e nelle persone) né ideologica né settaria, dalla vocazione civica e popolare che vuol ridare protagonismo alle persone singole e associate. Sinistra che nella sua storia passata non ha demeritato come taluni politicanti, più veloci di lingua che d’arguzia, hanno affermato con disprezzo. Anzi, la sinistra storica ha dato un serio contributo a far di Cortona un comune moderno e cosmopolita, come ho documentato nel mio libro di memorie da sindaco, dal 1980 al 1985. Oggi, noi superstiti di quella stagione di politica amministrativa alta, ci siamo mescolati a sostegno delle giovani donne e uomini che vogliono un cambiamento nella discontinuità dei metodi e dei contenuti degli ultimi decenni. Soddisfatti di aver trovato una nuova leader del cambiamento, l’avvocato Verusca Castellani, alla quale e alla sua lista daremo il massimo sostegno e l’augurio di buon lavoro e di vittoria. Vittoria che non avrebbe solo effetti per gli eletti, ma, con loro, vincerebbe l’intera cittadinanza che si riapproprierebbe del suo Comune!

Ferruccio Fabilli

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