PRESENTAZIONE DEL LIBRO
CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA
“ CORTONA COSMOPOLITA
E MODERNIZZATA “
(1980-1985)
di
FERRUCCIO FABILLI
(Gambini Editore -2023)
A cura di CARLO ROCCANTI
Terontola, 23 Dicembre 2023
Il 6 Novembre scorso mi è arrivata sul cellulare una E-Mail dell’amico Ferruccio FABILLI che mi ha preso leggermente alla sprovvista. Trattava della possibilità di presentare presso il C.S.T. la sua ultima fatica letteraria e soprattutto che fossi io a condurre l’evento. Ero in quel momento molto abbacchiato per il recente infortunio al ginocchio e senza il minimo desiderio di muovermi e vedere gente. Ma l’esitazione è durata solo un attimo…mi sono subito chiesto “ E perché no ?” L’antica, inossidabile amicizia con Ferruccio, la complicità degli anni del liceo passati come compagni di banco ha avuto subito il sopravvento e pertanto….eccomi qui.
FABILLI SCRITTORE
Anch’io come lui nella nostra ormai lunga vita ho scritto molto, moltissimo…ma, non lo nego, rispetto a Ferruccio sono stato molto più…vagabondo. Mi è mancata in primis la volontà e poi la sua metodicità per dare seriamente qualcosa alle stampe. Ferruccio ha invece questa dote e soprattutto una memoria di ferro unita alla curiosità di indagare le persone nell’intimo. Cosa che gli ha permesso di dare alle stampe delle pubblicazioni di enorme pregio culturale/storico e soprattutto umano. Ad oggi, mettendo in bacheca i vari libri che Ferruccio ha scritto, si potrebbe già formare una biblioteca piuttosto consistente. Non sto qui a tediarvi con l’elenco delle sue fatiche letterarie: basta scorrere la copertina del libro per averne un dettagliato elenco. Ma tra tutte queste pubblicazioni non posso esimermi dal citare la monumentale “I MEZZADRI” del 1992 che, per certi aspetti ricalca lo schema di questa sua ultima pubblicazione. Infatti nella parte finale offre una consistente carrellata di personaggi della politica, cultura ed economia che hanno operato nella Cortona del dopoguerra. Questo è un argomento sul quale Ferruccio va veramente a nozze e che continua a trattare con una sua godibilissima rubrica sul periodico “L’ETRURIA” (ad essere cattivo, una delle poche cose da leggere con gusto che da qualche tempo a questa parte può offrire….) . Dei tempi del Liceo, ne parleremo dopo. Vorrei dire soltanto che con Ferruccio ci sono stati in questi anni molteplici…”scambi culturali”. Ho avuto l’onore di presentare qualche sua opera presso gruppi di studenti e lui è stato assiduo e divertito spettatore di molte delle performances cultural/dialettali che ho curato assieme a Rolando BIETOLINI, Ivo Ulisse CAMERINI e Sergio ANGORI. Di questo suo ultimo libro, “CORTONA COSMOPOLITA E MODERNIZZATA (1980-1985), avevo letto qualcosa in merito alla presentazione fatta alle Chianacce e mi ero riproposto di acquistarlo. Questo perché (e ne ho avuto conferma dopo averlo letto dalla prima all’ultima pagina nonostante la sua corpulenza) ero certo di ritrovarci quel mondo che anch’io avevo vissuto dal palazzo accanto al Comune con una esperienza operativa diversa, quella cioè passata in Cassa di Risparmio di Firenze, nel palazzo accanto al Comune.
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E poi, scuserete se vado sul personale, ho potuto rivivere situazioni, eventi e personaggi che per me erano passati solo…di striscio e di cui avevo scarsa ricordanza. Anch’io avevo avuto una limitata esperienza politica locale come Consigliere Comunale DC dal 1975 al 1980 col Sindaco Barbini. Esperienza che, a essere sincero, non mi era piaciuta molto. Io in politica sono piuttosto radicale e anarcoide: pensavo di andar su e guerreggiare ogni momento, salvo accorgermi poi dei tanti compromessi…degli accordi in “camera caritatis” ecc. No…no… la politica non sarebbe stata il mio pane: meglio, molto meglio il lavoro e il privato. Infatti nell’Aprile del 1980 mi sposai e dopo neanche tre anni la terribile disgrazia che cambiò la mia vita. Insomma di quel quinquennio, tanto importante per Ferruccio, non ho avuto il benché minimo ricordo. Quindi un grazie sincero a Ferruccio per aver riempito col suo libro questo mio vuoto di memoria. Anche di quelle elezioni che ti portarono a fare il Sindaco di Cortona non ho ricordanza: però ,di sicuro, non ti diedi il voto perché il richiamo della tribù, ora come allora, rimane sempre forte nonostante la grande amicizia e l’assoluta certezza della tua profonda onestà personale e intellettuale.
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
CARATTERISTICHE DEL LIBRO
CORTONA COSMOPOLITA E MODERNIZZATA è un’opera corposa, ricchissima di notizie e dati amministrativi del periodo 1980-85 che costituiscono la sua parte centrale. La parte iniziale è invece dedicata a note autobiografiche, per me la parte più viva e interessante. Mentre, come detto, la parte finale è dedicata al ritratto di svariati personaggi della vita cortonese in gran parte legati alla sua esperienza di Sindaco (in particolari i suoi più stretti collaboratori), ma non solo…anche figure di popolani, di altri legati al mondo della scuola, avversari politici citati con rispetto e così via. Uno schema che, come ricordato, ricalca “I MEZZADRI” e che insomma Ferruccio predilige.
QUALCHE NOTA BIOGRAFICA A DUE VOCI
Io e te siamo quasi coetanei, classe 1952, tu più grande di appena un mese. Tuoro è rimasto un punto fermo nella tua vita anche perché , pur avendo vissuto gli anni dell’infanzia in Val D’Esse, anagraficamente risulti umbro, essendo nato a Piazzano, in quella piccola enclave del Comune di Tuoro in terra toscana… Ho notato la partecipazione e direi la tua profonda nostalgia nel ricordare quegli anni…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Ricordo il “Valecchiese” e il fatto che da piccolo frequentavo la Villa in Montalla in quanto la moglie, una Zucchini, era cugina di mia madre Assunta. Ho letto di come ritenesti ingiusta la bocciatura in Prima Elementare che aveva subito l’anno prima il tuo compagno di banco Leonardo BRILLI che poi sarebbe divenuto mio cognato. E concordo in pieno sul giudizio che dai delle vecchie Pluriclassi alle Elementari. Anch’io ebbi questa esperienza al Riccio: Prima, Seconda e Terza tutti assieme. Io ne ebbi un accrescimento culturale immenso…..Poi, come praticamente è successo a tutti noi, la vecchia famiglia tradizionale legata alla nostra grande Civiltà Contadina si disgrega. Il trasferimento a Camucia e il duro percorso scolastico col Maestro Girolamo Presentini con la classe piena dei figli dei Vip di Camucia, lui pretenzioso e manesco (ad un certo punto lo definisci un “nazi-maestro”) salvo poi ritrovare i frutti di quegli studi impegnativi….
ROCCANTI: Non molti sanno del periodo trascorso da Ferruccio in Seminario. Fu una specie di reazione a quel tipo di scuola del Maestro Presentini che non ti piaceva… Fu comunque per te una parentesi piuttosto breve: resto dell’idea che, se avessi continuato, oggi avresti, quanto meno, la Porpora Cardinalizia, e ripeto…quanto meno. Però, secondo me, quella non fu per te una parentesi del tutto negativa e da buttare. Imparasti a conoscere un mondo prima di tutto di grande cultura e poi…qualcosa di quel mondo ti è rimasto, nel senso di saper ricevere le….confessioni dei tuoi personaggi e quella grande curiosità e direi anche scaltrezza di navigazione nell’animo umano….
ROCCANTI: Posso citare alcunianeddoti raccontati da Don Antonio Garzi (che ti riempiva di nocchini, salvo poi scusarsi anni dopo) che raccontava del menù sempre a base di Testa Fredda che veniva in parte lanciata su un tetto prospiciente attirando stormi di volatili che, col loro guano, alla fine fecero crollare il tetto stesso. Ti ricorderai certamente l’alto tasso culturale del Clero Cortonese. Un esempio: Don Nicola FRUSCOLONI col quale, invece della classica ora di Religione, facevamo un ottimo e
quanto mai opportuno ripasso di Filosofia nei banchi del Liceo, cosa di cui avremo modo di parlare. Ma veniamo così al periodo forse tra i più belli della nostra vita, quando ci conoscemmo al Liceo e fummo compagni di banco cementando una lunga e inossidabile amicizia. Tu venivi dall’esperienza Ginnasiale ad Arezzo, mi sembra….
IINTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Sono gli anni in cui comincia il vero e proprio declino della vecchia Cortona a scapito della commerciale Camucia e della pianura in genere. Tra breve se ne andranno la PRETURA, l’ OSPEDALE, la CURIA VESCOVILE, tanti altri UFFICI tra cui l’ A.P.T. ed anche il vecchio e glorioso LICEO LUCA SIGNORELLI divenuto proprio in quegli anni una semplice Sede Distaccata del Liceo FRANCESCO PETRARCA di Arezzo sempre sotto le “grinfie” del Preside Don Ermanno MARTINI…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: A pagina 46 del libro c’è una bellissima foto che ritrae le Sezioni Unite A e B del I° Liceo in quel di Lecco nel corso della memorabile Gita al Lago di Como del 1968. Eventi che io ricordai nella mia composizione giovanile “L’ERMANNO FURIOSO” del Dicembre 1970 che lessi tra l’ilarità generale nel corso di un memorabile incontro conviviale che ci vide riuniti al Torreone presso il Ristorante Belvedere di Stefano Pedaccini, in arte “Lo Zozzo”. Ci accompagnarono l’Insegnante di Lettere Ermanno ALPINI (Lombardo doc) e di Greco Tommaso PETRUZZELLI (napoletano verace). Quella gita fu un vero e proprio “Inno alla Goliardia”, ne combinammo di cotte e di crude, mettendo a ferro e fuoco un piano dell’ Hotel Croce di Malta in quel di Lecco nel corso di una nottata epica per la quale arrivò , dopo qualche tempo, anche una fattura a copertura dei qualche danno materiale provocato. Rivivo con estrema nostalgia quei momenti, anche nel ricordo di alcuni di noi che non ci sono più: Roberto LORENZINI, Mauro ALUNNI, Augusto CAUCHI, Angiolino FANICCHI…. Ma soprattutto per evidenziare alcuni aspetti di vita e cultura che oggi vengono sempre meno. Alludo a quell’ “ASENSORE SOCIALE” che allora esisteva eccome e che faceva saltare ogni distinzione sociale ed esaltava il merito e l’impegno che ognuno di noi metteva nello
studio. E’ vero frequentavano quelle classi i figli di Medici, Avvocati, Alti Funzionari ecc. ma non c’era distinzione nei rapporti con quelli di noi che venivano dalla campagna, il sottoscritto, Ferruccio, Angiolino Fanicchi, Moreno Bianchi e tanti altri.
ROCCANTI: Erano gli anni delle mitiche ASSEMBLEE SCOLASTICHE e all’inizio ve la facemmo sotto il naso: a guidare le prime assemblee fu un vero e proprio DESTRA CENTRO con Augusto CAUCHI Presidente (noto estremista di destra poi indagato per fatti eversivi e che ha vissuto molti anni all’estero, oggetto di pagine appassionate del nostro Ferruccio) ed io (noto democristiano di destra) come Vice-Presidente. Quando poi Ferruccio e Angiolino FANICCHI (già organici all’allora P.C.I.) se ne accorsero…le sinistre (che numericamente erano più forti) fecero il…ribaltone. Ma i rapporti personali superavano tranquillamente ogni steccato ideologico, si discuteva a sfinimento, poi ognuno rimaneva legato alla sua “parrocchia” ma grande era il rispetto per le posizioni altrui. Sapete qual’ era il soprannome affibbiato a Ferruccio (quasi sicuramente inventato da me….) era quello di “PUZZO”….occhio, nulla a che vedere con questioni di igiene personale: non c’erano la comodità di oggi, ma comunque ci si lavava….. Il soprannome veniva fuori dalle nostre infinite discussioni: quando si evidenziavano atteggiamenti strani nel comportamento delle persone, Ferruccio concludeva sempre allo stesso modo: “Macché…è tutto puzzo !” nel senso di propaganda, polvere negli occhi, o qualcosa di simile.
ROCCANTI: A quell’epoca cominciarono ad essere in auge i GRUPPI DI STUDIO , in genera composti da 4 persone, per sviscerare qualche argomento e presentare in merito una relazione finale scritta , una specie di Tesina. Sapete come era composto il nostro gruppo ? Carlo ROCCANTI (come detto, già inquadrato nella corrente di destra della DC), Mario STOLZOLI (un “cane sciolto” extraparlamentare a sinistra, che poi avrebbe fatto l’Ingegnere anche in Russia) Ferruccio FABILLI (già organico al P.C.I.) ed Augusto CAUCHI (come detto extraparlamentare di destra ed anche oltre…) Potete immaginarvi le nostre riunioni, a volte nella mia cameretta della vecchia casa al Riccio. Discussioni, risate, merenda a pane e pomodoro poi…quando si era fatta una certa ora, io il più concreto del branco; ponevo il quesito: “Ragazzi… ma la relazione ?” La conclusione era sempre la stessa: “Va bene come hai detto tu all’inizio…battila pure
tranquillamente”. Come al solito mi mettevo al lavoro con la mia mia mitica Remington (un po’ più solida dell’Olivetti 22) e la nostra Relazione (in genere con me Relatore) era sempre e comunque la migliore…. Ma, visto che ne parli nella parte finale del libro, due brevi accenni a personaggi legatissimi a noi: appunto Augusto CAUCHI ed il Prof. Oreste COZZI-LEPRI…….
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Nel libro sfiori appena l’argomento, ma ne hai parlato compitamente della tua pubblicazione del 2011 “FALCE E COLTELLO.DIARIO DI UN OMICIDIO” . Si tratta di un fatto di cronaca nera che fece epoca visto nell’ottica di un ambiente tranquillo come Cortona. L’omicidio del tuo amico Donello GORGAI pugnalato a sangue freddo a Camucia. A quell’epoca gli animi ribollivano e, un po’ come succede ancor oggi, la parola d’ordine era “caccia al fascista !” e si voleva politicizzare ad ogni costo l’evento esponendo la salma alla Casa del Popolo. Intelligentemente fu la famiglia a frenare la cosa e noi ragazzi stessi in merito la sapevamo lunga… Si trattava di una disputa per una ragazza mora, minuta e carina (mi sembra si chiamasse Violetta) che frequentava il Liceo. Fu per lei che Felice D’ALESSANDRO commise quella pazzia…..
Da quello che ho letto, è rimasto fortissimo in te il legame con la famiglia che ti ha lasciato prematuramente: il babbo Nando, la mamma Bruna ed il fratello minore Leonardo scomparso giovanissimo per un episodio, oggi diremmo, di malasanità. Tutti eventi che hanno frenato la tua volontà iniziale di concludere gli studi in Medicina facendoti fermare al livello di Infermiere Professionale….
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Per molti di noi la vita è stata piatta, professionalmente parlando. Figli di quel mitico “posto fisso” mitizzato dal grande Checco Zalone. Sotto questo profilo tu hai vissuto tante vite: la scuola fino ai livelli più alti, il Seminario, il Militare, le esperienze di Infermiere Professionale, la Politica, i 5 anni come Sindaco, il Dirigente Amministrativo, il Fabilli scrittore…. Quale di queste vite ti ha lasciato la maggiore eredità di ricordi sia in positivo che in negativo….?
ROCCANTI: Veniamo al un periodo trascorso come Infermiere al vecchio Ospedale di Cortona prima del suo smantellamento e trasferimento alla nuova struttura de La Fratta. Nel tuo libro ne dai una bellissima immagine ricordando personaggi a noi tutti ben noti: il Prof. Lucio CONSIGLIO (grande professionalità, idee politiche diverse, ma rapporti umani più che eccellenti), il Commendator Francesco Nunziato MORE’ (il motore dell’Amministrazione) ,Angiolino SALVICCHI (l’economo e a volte una vera e propria “macchietta”). Ricordo benissimo anch’io quel periodo in quanto la Cassa di Risparmio di Firenze finanziava i molti convegni scientifici …un periodo veramente fecondo e ricco di iniziative che portavano a Cortona tanti grossi professionisti del settore medico…… Ognuno nel suo ruolo, c’era però vera collaborazione tra gli Enti ….
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Lasciamo da parte il lato “biografico” (che, onestamente, è quello che mi ha interessato di più….) per andare alla parte più corposa del libro, quella centrale, che è una specie di diario documentatissimo della tua attività amministrativa come Sindaco e del mondo politico in genere di Cortona. Anche alla luce delle odierne discussioni sulla dislogazione di una Stazione della Direttissima, citi il rimpianto per la mancata interconnessione tra linea Direttissima e Stazione di Terontola (pag. 74) come ipotizzato intelligentemente dall’ Ing. Edoardo MORI che all’epoca aveva un ottimo rapporto con la DC . Anche allora fu un Assessore Umbro, tale Abbondanza, a fermare la cosa prevedendo l’allaccio a Chiusi con l’ Umbria, cosa mai avvenuta…
ROCCANTI: Continuo a seguire il libro: a Pag. 81 ricordi come la soppressione dell’ A.P.T. (l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo cortonese) fu un grosso freno per lo sviluppo turistico di Cortona, vista l’azione inconsistente svolta poi dalla APT, organo burocratico provinciale. Ed in calce al libro ricordi pure con grande affetto una persona con la quale anch’io ho lavorato proficuamente: lo storico Presidente Giuseppe FAVILLI, anima assieme all’antiquario Giulio STANGANINI della MOSTRA MERCATO DEL MOBILE ANTICO, ancor oggi attivissimo motore turistico…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Accanto alle tante cose belle che hai fatto, con l’onestà intellettuale che ti contraddistingue citi anche qualche…rimpianto. Ad esempio a pag. 94-95 citi con un certo disappunto quella cattedrale nel deserto che fu il progetto delle TERME DI MANZANO. Inoltre parli con un certo disappunto della mancata attuazione del POLO FIERISTICO. Infine mi piace sottolineare quello che racconti a pag.110 riguardo al problema, sempre più attuale dell’approvvigionamento idrico. In particolare il tuo personale cruccio di non esser riuscito a dar seguito al suggerimento del Geologo Tino LIPPARINI di costruire in quel di Valecchie una rete di piccole dighe (che avrebbero potuto raccogliere una riserva d’acqua di almeno un milione di metri cubi), potendo usufruire oltretutto di mutui allora interamente a carico dello Stato……..
ROCCANTI: A Pag. 101 ricordi che, a fronte delle agevolazioni offerte alla COOP, a partire dalla cessione dei terreni da parte del Conte FERRETTI ( che tu ricordi alla fine come uno dei tuoi personaggi preferiti), il BUFALINI (Responsabile COOP che ho conosciuto anch’io quando ero Direttore CRF in quel di Torrita) promise un Teatro/Tenda per Cortona, cosa poi mai concretizzata….
ROCCANTI: Tra i tuoi successi amministrativi, ricordi a pag. 116 l’INFORMATIZZAZIONE DEGLI UFFICI COMUNALI. Fu un periodo da pazzi per tutti, un vero incubo…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Varie volte nel libro ricordi degli incontri conviviali assai divertenti. Il rapporto umano andava sopra ogni cosa: a pag. 187 ricordi con affetto la cena che organizzarono per il neo Sindaco Ferruccio FABILLI, i vicini di Via Galimberti a Camucia (a prescindere da ogni colore politico) presso la Falegnameria Scorcucchi. Mi ricorda
Tanto una analoga iniziativa del 1996 al Riccio in onore di Italo MARRI eletto a quei tempi Senatore per Alleanza Nazionale. Ma tu ricordi con particolare emozione la figura di Quinto SANTUCCI che nel 1979 parlò al Comizio del Cinema Adriano a Roma ove fu sancita la fine della stagione della Solidarietà Nazionale 1976-1979 (meno male, dico io…). Poi il mitico pranzo sull’aia alla presenza di Enrico BERLINGUER col simpatico aneddoto del “purtroppo” sul compagno Ilio STANGANINI…..
ROCCANTI: Ecco, la politica. Tu sei rimasto (almeno mi sembra) legato sentimentalmente a vecchi personaggi quali “Trafoglio”, Leonetti, Righetto Monacchini ecc., tutti compagni (picconate sul capo a parte) “Trotkysti” del vecchio P.C.I. , quelli della rivoluzione continua, ruspanti e sempre impegnati nel partito. Insomma nulla a che a fare con l’odierno P.D. spesso lontano dalle periferie e composto da tanti “Radical Chic” della “intellighenzia” universitaria con la puzza sotto il naso e arroccati nelle ZTL delle grandi città o nel “buen ritiro” di Capalbio, come ben dimostra il voto suddiviso per zone……
ROCCANTI: Di quel periodo, ed anch’io ne convengo, tu ricordi nel libro anche un certo “eccesso di democrazia” riferendoti alla “Circoscrizioni” (che vennero poi abolite per Comuni della dimensione del nostro). Parli di almeno 120 persone impegnate in chiacchiere fumose e lunghissime, spesso senza ricordare neppure l’oggetto del contendere…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: A pag. 222 ricordi l’avventura del TERREMOTO DELL’IRPINIA del 13 Novembre 1980. Le colonne dei soccorsi…il gemellaggio con Paternopoli….
ROCCANTI: Per venire a bomba al titolo del libro, in quegli anni della tua amministrazione Cortona ebbe effettivamente un grande slancio per ottenere quel suo carattere cosmopolita cha ancor oggi mantiene alla grande. Innumerevoli pagine sono dedicate al gemellaggio con Chateu-Chinon e la figura del Presidente Francese Mitterand . I corsi di studio dell’Università della Georgia con le splendide figure del Prof. John KHEOE e della Segretaria Aurelia GHEZZI con quali ho anch’io collaborato proficuamente per tanti anni, come Banca di riferimento e finanziatrice di alcune borse di studio per gli allievi dei corsi. Poi i Corsi di studio della Scuola Normale Superiore di Pisa al Palazzone, i rapporti col “Ricciaiolo” Prof. Domenico CAMPANACCI ed i Convegni con i suoi allievi “I Campanacciani”, i Corsi estivi del Liceo di Wettingen col Prof. UBER e così via… i viaggi istituzionali in Francia a Londra e negli USA con i vividi ricordi personali che racconti….non basterebbe una serata solo a citare tutto questo…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Tu hai sempre mostrato una grande attenzione per l’agricoltura che, fino a poche decine di anni or sono, era la spina dorsale dell’economia del nostro Comune. Sia nei MEZZADRI e che in questa pubblicazione metti in luce un personaggio che, pur gravitando politicamente nel campo opposto al tuo, ha rappresentato in questo ambito un punto di riferimento per Cortona: Guerriero NOCENTINI, storico riferimento della COLDIRETTI. Storicizzando quegli anni, mi sembra che anche tu concordi in qualche modo sulla sua politica di agevolazione all’acquisto del fondo agricolo piuttosto che addivenire ad una gestione “colcosiana” dei terreni come predicava la INCA-CGIL. Nel libro accenni al fatto che, col duo Guerriero NOCENTINI-Mauro MORCHI, gli iscritti Coldiretti passarono in breve da 117 a 1.718 (dei quali calcoli in almeno il 30% quelli di sicura fede comunista)…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Della tua esperienza di Sindaco, oltre alle tante lettere e biglietti che hai conservato, ami ricordare i colloqui con la gente, mostrando grande apertura e disponibilità continua (cosa che qualche tuo successore non aveva….). In particolare i casi umani che ti toccavano particolarmente ea anche personaggi dalla psiche instabile come TULLIO, che anch’io ho conosciuto. Per te è’ forse questo sul piano personale, il miglior lascito degli anni trascorsi a fare il Sindaco di Cortona ?
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: In un momento come questo che in ogni parte del mondo viene minacciata come non mai la pace nel mondo e la coesistenza pacifica tra gli uomini, mi piace ricordare il tuo impegno (documentato da una caterva di documenti) nel fare di Cortona la città della pace a partire dalla famosa marcia Camucia-Cortona, simile e ben legata a quella, ancor oggi attiva, della “PERUGIA-ASSISI”…..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Il pregio che ti ho sempre riconosciuto, oltre alla sottile ironia, è stato quello della grande tolleranza e soprattutto il voler capire le ragioni degli altri. Cosa che ho personalmente sperimentato in maniera ampia fino dai tempi mitici del Liceo. Altro aspetto fondamentale è quello del tuo spirito giocoso e ludico e la ricerca continua di quel sale nei rapporti umani rappresentato dalle cene e dagli incontri conviviali in genere. Non per niente, oltre al citato SANTUCCI, ricordi in questo ambito personaggi indimenticabili come “Paletta” (Enzo OLIVASTRI), “Scandaglio” (Angiolino SALVICCHI), lo “Zio Brunello” (Alfredo POGGI),“Pietrone” (Pietro ZUCCHINI anche se non citi il suo vero soprannome per il quale tutti qui lo abbiamo conosciuto e che è quello di “GNASCO”).
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI
ROCCANTI: Non so se ho centrato appieno lo spirito del libro, ma, per il tempo che ci è dato, è pressoché impossibile citare soltanto gli argomenti e l’immensa mole di dati, documenti, aneddoti e personaggi che contiene questa tua pregevole pubblicazione. Poi, lo avrai certo capito, non ti ho fatto un’ intervista “sdraiato” tipo Lilly Gruber o Fabio Fazio….per cui, per farmi perdonare, prima del dovuto “saluto finale” , ti gratifico, come ogni bravo allievo in sede di esame, richiedendoti il classico….”Argomento a piacere” che spero avrai preparato……..
INTERVENTO DI FERRUCCIO FABILLI CON SALUTO FINALE
ROCCANTI: Un caro saluto all’amico Ferruccio FABILLI per aver scelto questa Sede per la presentazione di questa sua ultima fatica, un libro importante che vi consiglio di leggere perché è una vera e propria miniera di dati, fatti e documenti del quinquennio 1980-85, sempre con l’auspicio che sia “l’ultima fatica”….solo per ora. Infine un doveroso e sentito ringraziamento a tutti voi che ci avete seguito, con la speranza di non avervi annoiato. Grazie ancora a tutti.