l’Ecuador delle meraviglie ambientali, dopo un precedente viaggio nella capitale Quito

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La sfida è stata impegnativa e avvincente, persuadere un appassionato del Venezuela – dove ha lavorato, vi è tornato in vacanza, e intende trascorrervi la prossima pensione – a visitare l’Ecuador, un Sudamerica diverso da quello a lui noto. E chi lo conosce, Fernando Ciufini (Nando), sa che se una cosa non gli piace non lo manda a dire.
Stavolta, desideravo percorrere l’Ecuador in lungo e in largo, in una settimana, senz’altra idea che godermelo, concedendomi pochi scatti fotografici per ricordo. Dopo che nel primo viaggio, tre anni fa (2014), solcai le vie e le piazze della capitale coloniale ispanica Quito (patrimonio Unesco dal 1978), per raccontare l’esperienza in un libro: Quito. Bellezze ambientali, storie e leggende (ora tradotto anche in castigliano), indossate le vesti da Gran turista del passato, armato di carta, penna, guida locale, macchina fotografica e una quantità di libri acquistati in loco.quito
Palazzo del Governo. QuitoMadonna del PanecilloStavolta le tappe del viaggio le abbiamo lasciate decidere agli amici che ci hanno accolto con generosità, in particolare Alessio Mazzocchi, fiorentino simpatico e iperattivo, da diciassette anni in “esilio volontario” a Quito, insegnante di lingua presso il Centro Culturale italiano.compagni di viaggio. ecuador 2017.5 Dove si rilascia il patentino di esperto in lingua italiana riconosciuto dall’Università di Siena. Alessio ha reso il clima di casa sua accogliente, allegro e spassoso, come nei Tre uomini in barca, di Jerome K. Jerome, in cui è narrata la risalita del Tamigi in compagnia di un cane, tra gag comiche e descrizioni dei paesaggi incontrati.
Grazie a una viabilità eccellente, nelle indicazioni stradali, nelle aree di sosta e nei fondi stradali invidiabili da molte strade italiane, senza risparmiarci ingozzate quotidiane di kilometri, in automobile, abbiamo realizzato un piccolo capolavoro, percorrendo, dal sabato al venerdì successivo, l’Ecuador: dagli altipiani andini alle province amazzoniche, fino agli arenili naturalistici dell’oceano Pacifico. Mancando, non per colpa nostra, un solo obiettivo prefissato: il Circuito di Qulitoa – il cui lago si dice abbia una profondità incommensurabile e le cui acque producono effetti speciali al variare della luminosità. Quel pomeriggio, immersi nella nebbia impenetrabile, ci contentammo d’un ristoro: banana arrosto e una tazza di cioccolata calda. Anche se nel tratto di strada abbiamo incontrato una matrimonio, con persone agghindate a festa nei tipici costumi andini, e le uniche persone sobrie erano sul palco dei suonatori, mentre persino l’aria era impregnata di vapori di birra!Donna nel caratteristico costume andino, ecuador 2015
Impressionante la luminosità del cielo e del paesaggio andino non coperto da nubi radenti le altissime vette vulcaniche, fino ai seimila metri di quota.paesaggio e cielo andini
Bagnos di santa Maria, la tappa seguente, ha mantenuto ciò che promette il nome: circondata da alte vette da cui scendono spettacolari cascate a velo di sposa, acque termali, e possenti salti d’acqua come il Pailon del Diablo,Pailon del diablo, cascata i cui vapori sono visibili a kilometri di distanza. Proseguendo, nelle province e località amazzoniche di Puyo, Tena e Shell, si è giunti al primo porto turistico ecuadoriano di Misahulli. scorcio di foresta pluviale secondariaSi può visitare un villaggio tipico ricostruito per i turisti, gestito da nativi, dove sono esposte specie vegetali medicinali Pita. Pianta medicinalee piccoli animali delle foreste: aquile, puma, pappagalli, scimmie bonsai piccolissime, tartarughe, ecc., aquila amazzonica-arpiaessendo in cattività, frastornati dal via vai dei curiosi. Con Nando ci siamo tranquillamente sottoposti al rito di “ripulitura” dai guai fisici, inscenato da uno scenografico sciamano. Lungo il corso del maestoso Rio Napo(?), cercatori scandagliavano i loro 3-4 grammi d’oro quotidiani. Oltre il folklore, è evidente, lì e altrove in tutto l’Ecuador, l’impegno delle autorità nel sostenere parchi, riserve, centri di riproduzione di specie vegetali e animali a rischio d’estinzione. E offrire opportunità di rafting, percorsi a piedi e in bicicletta per immergere il visitatore in una natura varia e rigogliosa.laguna di san Lorenzo
Il tempo ci ha assistito, piovendo poco e temperature miti, ovunque. In tutto il viaggio il maggior disagio è derivato dalla rarefazione dell’ossigeno alle alte quote, costringendoci a incedere lentamente e approfittare di soste rigeneratrici.
La tappa sulla via del mare, partendo da Bagnos è stata la più lunga e impegnativa, ma non priva di fascino. In strade con frequenti tornanti, dalle curve ben modellate per una guida agile e rapida. Costeggiando Quito a Ovest, in strade ripide che si gettano in baratri di nebbia e lussureggianti colline che compaiono dietro i tornati. Inerpicandosi sul pàramo (prateria andina d’alta quota) si osservano l’estinto Volcán Ataco (4483 m) e il Volcán Corazon (4788 m). Si traversano ampie valli sovrastate da picchi in gran parte di natura vulcanica, e strette gole fin nella valle del Rio Toachi. In una di queste, scolpito sulla roccia parietale da un operaio dei cantieri stradali, si presenta improvviso un mascherone del diavolo, intitolato “Poder Brutal”, nome che è un programma. Quando la strada per l’oceano ha scavalcato le gole, si aprono campagne floride ben coltivate, frequenti villaggi, fino a giungere alla dinamica ma incolore città, costruita negli ultimi decenni, elevata a provincia: Santo Domingo de los Colorados. Sviluppatasi velocemente come centro commerciale grazie all’agricoltura in espansione per coltivazioni intensive di banane, caffè, cacao, riso, mais, ecc.
La curiosità e il desiderio di acquistare un panama originale de paja toquilla, ci ha portato a Montecristi. Città costruita su un rilievo circondata dalla pianura, nel cui punto apicale è situato il museo in memoria del generale Eloy Alfaro Delgado, El Condor de America, originario di questa città, protagonista di una rivoluzione liberale radicale. Nominato Capo Supremo e poi Presidente Costituzionale, governò dal 1895 al 1901 e dal 1906 al 1911. A causa delle sue idee radicali e democratiche, scontratesi contro le oligarchie economiche, fu assassinato e dimenticato per tutto il XX secolo. Nel nuovo millennio le sue idee sembra abbiano ripreso campo nell’Ecuador politico, come testimoniato dal Centro museale a lui dedicato. E i due “rivoluzionari” cortonesi in vacanza, in cerca del panama originale, sono stati lieti di aver scoperto tale personaggio. Ovviamente, abbiamo acquistato il prezioso copricapo, in quel momento, dal doppio significato: estetico e politico.
All’imbrunire, in vista della costa, un poliziotto ci ha suggerito, alternativo alla caotica Manta, il villaggio marino di Santa Marianita, Spiaggia di santa Marianitaoggi appena abbozzato, ma già predisposto a un futuro massiccio sviluppo. (Non cercatelo sulle mappe, perché difficilmente lo trovereste… ancora per poco). Nella spiaggia sabbiosa desertica, larga e lunga, bivaccano varie specie di uccelli dediti alla pesca. Uccello pescatoreSpettacolo naturale “disturbato” da pochi surfisti. Però, temiamo che presto sarà travolto dal cemento.
Anche le guide migliori, come porta di ingresso al Sudamerica, indicano l’Ecuador, non vasto e ricco di ben quattordici biotipi naturalistici di straordinario impatto, che lo rendono un’esperienza unica: se alla natura si abbinano visite a splendide città post-coloniali ben conservate, ai folkloristici mercatini (Otavalo),Otavalo, mercato del sabato, ecuador 2017.3 e, dulcis in fundo, a un’escursione alle Galapagos. Isole che, stavolta, non sono rientrate nel nostro breve programma, ma non escludiamo lo sarà in un futuro che speriamo prossimo.
www.ferrucciofabilli.it

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