Bisogna impedire che crolli l’Ospedale antico di Cortona di s. Margherita!

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ospedale antico di cortonaCircolo - Logo1Sul vecchio Ospedale bisogna rompere gli indugi sul suo recupero ad uso pubblico!

Sono passate più amministrazioni, alla Provincia (proprietaria dell’immobile) e al Comune, di destra e di sinistra, ed è rimasta immutata la situazione di stallo. Con la proterva intenzione degli uni e degli altri di vendere al privato! E ora di aprire una nuova fase: quella del recupero del vecchio Ospedale di Cortona per destinarlo a Casa della Cultura come Polo Culturale Contemporaneo. Per rispondere a questioni vitali per il futuro della Città di Cortona e il suo territorio.

  1. È inammissibile che uno dei maggiori complessi storici cittadini sia abbandonato a sé stesso in un declino strutturale gravissimo. Di circa 5mila metri quadrati, risalenti alla attività assistenziali di s. Margherita, fondatrice nel 1278 dell’Ospedale dedicato a s. Maria della Misericordia.
  2. Si tratta di un bene storico che la collettività ha finanziato e preservato per secoli vincolandolo all’uso pubblico, che non può essere considerato bene disponibile, dunque “commerciabile”, come un qualsiasi manufatto di esclusivo valore economico. Preservarlo, dunque, ha enorme valenza storica culturale e morale simbolo perenne di una comunità.
  3. La Città ha carenze insopportabili per la sua storia, per la sua funzione direzionale, amministrativa culturale e turistica, che si è conquistata nel tempo, giunta a livelli di prestigio internazionali per fama e presenze anche di istituzioni culturali universitarie come la UGA di Athens.
  4. Mancano spazi alla Biblioteca comunale come all’Archivio storico, dove sono depositati materiali documentari e bibliografici di valore inestimabile, oggi, inaccessibili alla pubblica fruizione!
  5. Cortona non ha un Museo contemporaneo, pur avendo ospitato artisti di fama nazionale e internazionale, dal secondo dopoguerra, che avrebbero potuto lasciare opere prestigiose tali da costituire una raccolta di primario rilievo.
  6. Mancano spazi per sviluppare attività formative permanenti di alta specializzazione in ambito culturale di rilievo nazionale e internazionale. Come ad esempio una scuola di restauro, o di altro tipo di formazione orientata a giovani specialisti in ogni ramo artistico, sociale, umanistico.
  7. Gli ampi spazi del vecchio Ospedale e la sua tipologia strutturale, con non eccessivi investimenti, si prestano a ospitare degnamente e funzionalmente sia aule per formazione sia spazi espositivi.
  8. Che la volontà congiunta della Provincia, proprietaria dell’immobile, del Comune e di istituzioni culturali ed economiche cittadine potrebbero costituirsi in forma di Consorzio o di Fondazione sul modello usato, ad esempio, per la gestione di palazzo Casali e, sullo stesso modello, incentivarne la gestione avvalendosi di cooperative giovanili.

Ciò premesso è indispensabile che l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Cortona si aprano a tale prospettiva nei tempi più rapidi possibili, onde evitare che il decadimento dovuto all’attuale abbandono dell’immobile storico sia di pregiudizio al suo recupero. In fondo, si tratta d’un immobile i cui impianti tecnologici e strutturali sono stati rinnovati negli Anni 80, perciò al suo interno non sarebbero necessari che opere di adattamento funzionale. Mentre è allarmante lo stato di degrado dell’estesa copertura di circa 1000 metri quadrati.

Pertanto, invitiamo ad aderire a questo appello istituzioni, partiti, sindacati, associazioni, operatori culturali ed economici, e cittadini disposti a sostenere un progetto di ri-funzionalizzazione dell’intero complesso ex ospedaliero di Cortona. Tutti invitati a partecipare: dando voce e gambe a tale processo ambizioso, impegnativo, strategico per il futuro di Cortona.

Il Presidente del Circolo Rosselli Cortona

Marilena Bietolini

 

 

 

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