In un momento di crisi valoriale come quello che ci sta attraversando la lettura di questo carteggio appare lontano altrove, appare un sistema di rappresentazioni distante, di una severità eccessiva.
Nella biblioteca, è conservato il “Fondo Leonetti”, raccolta di carte e libri donate dallo stesso Leonetti per testamento.
Rileggere queste lettere t’impone una riflessione, ti specchi, cerchi di applicare questa tensione alle dinamiche dell’oggi. La liturgia si fa cattedrale.
A una terza lettura le figure diventano giganti: impressiona la forma, l’arrovellarsi sulla struttura delle idee, la tenace interpretazione del sociale che non cede alla pena dell’intimità.
Integrità, dottrina, Europa. Parole a cui cerchiamo di dare una forza e un senso, smarrito in generazioni che dall’ombra si sono fatte buio.
Per questo la traduzione italiana curata da Valeria Checconi e Ferruccio Fabilli, con la preziosa consulenza di Mirella Malucelli Antonielli, non è un esercizio di stile o di memoria, o storiografia accademica: è utile.
Tanta aggregazione politica oggi non lo è. Senza accorgersene. Se l’esercizio dell’idea che si fa direzione è inutile… La politica non è.
Chi scrive bene, pensa bene, sceglie bene.
Leonetti e Trotsky non avevano instant media: le loro comunicazioni avevano la fortuna smodata di avere tempo: quello che serve per sedimentare, scernere, che dà luce alle cose, le trasforma e le organizza. Dallo stile siamo tornati al caos: la nevrosi bulimica contemporanea della comunicazione veloce.
Per noi che conosciamo il destino amaro di quei sogni commuove l’ossessione di voler dare agli uomini un barlume di speranza fatta di pane e non di aria, di terra e non di mito. Il comunismo era un tentativo di scalare il cielo con tutto il corpo, scarpe e berretto compreso: più che rivoluzione… Utopia. Più che libertà… Disciplina. Ha fallito perché i sogni non possono essere ordinati quando il tempo passa e cambia le persone.
Leonetti e Trotsky hanno barattato tutta la vita per dare un senso a questa perfetta follia. Questa corrispondenza ci ricorda che il metro degli uomini è l’intensità della presa in carico delle loro responsabilità morali. Altri tempi, altre parole… Tutte custodite nella nostra biblioteca cittadina dove è conservato il “Fondo Leonetti”, raccolta di carte e libri donate dallo stesso Leonetti per testamento.
(Valeria Checconi e Ferruccio Fabilli, Alfonso Leonetti Lev Trotsky Carteggio 1930-1937, Intermedia Edizioni, Orvieto, 2020)
Albano Ricci