In un’Italia lacerata dalla violenza, all’indomani della strage di Piazza della Loggia, nella tranquilla Brevia di Sotto il giovane Graziano, studente di medicina dalle simpatie “bordighiane”, viene trovato ucciso sotto casa, colpito a morte da diverse coltellate. Immediatamente le indagini si orientano sulla pista politica, tra neofascisti e comunisti, alla frenetica ricerca di un nome e di un alibi. Sulle tracce del delitto si lancia anche un improvvisato investigatore, Romano, un insegnante che coltiva il sogno di diventare giornalista e che taccuino alla mano, tra incontri di fortuna e vecchie conoscenze, si fa strada in un dedalo di ipotesi e presunte verità. A complicare il caso sorge lo spettro del movente passionale: Graziano risulta infatti coinvolto in un torbido triangolo, e gli inquirenti non escludono che a farlo fuori possa essere stato il suo antagonista nelle grazie della bella Turchina.
Ferruccio Fabilli (da un fatto realmente accaduto a Cortona nei primi anni Settanta del Novecento) getta le fondamenta di un giallo tutto da risolvere; “nascondendosi” dietro l’acerba esperienza di Romano, abbandona poco a poco la propria timidezza per interrogare un pezzo di Storia motivo anche d’imbarazzo e inquietudine: quegli anni di piombo fatti di passioni malate, ingiustizie irrisolte e vacui protagonismi, motivo di evidenti cicatrici sulla pelle dell’umanità.